La persistenza della memoria

Dove eravamo rimasti?
Ah sì, giusto. Si discuteva del tempo.
Beh, devo confessare che in questi giorni non ho avuto assolutamente modo di crucciarmi al riguardo, essendo stato, il tempo, l’ultimo dei miei pensieri. Anzi, non si può nemmeno parlare di pensieri, giacché sono stata sfiorata solamente da una vaga idea di ciò che si suole definire tale. Mente sgombra, limpida, totalmente scevra di qualsiasi congettura e libera da ogni tipo di preoccupazione.
Ho lasciato che si riposasse un po’, ho lasciato che si beasse della pace e della spontaneità che ho trovato nelle terre d’Abruzzo. Ho cercato di fare in modo che anche i miei polmoni si riempissero di quell’aria pulita che solo la campagna riesce a produrre. Il mio animo intero si è galvanizzato, rinvigorito.
Mi ci voleva. Eccome se mi ci voleva! Sono stata davvero bene. E non solo fisicamente, ma persino spiritualmente.
Mi sono anche divertita, sì. Ho giochicchiato un po’ con la mia nuova Cam, regalo della promozione da parte dei miei. Ho ottenuto modesti ma al tempo stesso soddisfacenti risultati, lasciando da parte il fatto che ogni foto mi portava via circa tre minuti di tempo. Ahi, ahi, questo maledetto tempo…! Cos’è il tempo in confronto alla pienezza di ogni istante?

E’ carezza, breve come un respiro …. ma intensa come un sogno, gentile …. e caro alla Memoria !

Queste le splendide (come sempre) parole di Cavaliere Errante che mi hanno fatto riflettere su tutti i momenti trascorsi in questi giorni. Il tempo…un brivido, un soffio. Ma quanto è potente nell’imprimersi come inchiostro indelebile dentro le pagine della memoria!

@Scrutatrice
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@Scrutatrice
@Scrutatrice
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N.B. L’aggiornamento del blog potrebbe essere oggetto di rallentamenti oppure conoscere periodi di stasi, viste le caratteristiche di questa estate che si prospetta ricca di proposte ed iniziative. In totale antitesi con lo stato della mia mente – aggiungerei – completamente libera e rilassata, ma sempre e comunque pronta a non lasciarsi sfuggire nessuna occasione.

N.B.2 Non c’è bisogno che sia io a farvelo “notare bene”: è chiaro come abbia sviluppato una spiccata predilezione per i lampioncini (tanto da diventare monotona, Veronica!)

11 risposte a "La persistenza della memoria"

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    1. Grazie! E comunque sì, è una chiesa. Nello specifico quella foto l’ho realizzata tutta in manuale, impostando da sola tempi di esposizione e diaframmi e forzandomi a rimanere il più ferma possibile (poichè il tempo di posa in notturno è brevissimo). Quindi è una foto di cui sono realmente soddisfatta! 🙂

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        1. Aahahah io mi confondo sempre! Comunque intendevo dire quello 😛 Perchè leggo magari 1/15 e lo associo a qualcosa di più “vicino” rispetto a 1/1500. Boh, non lo so, mi capita spesso anche con la lavatrice e la lavastoviglie: mi riferisco ad una chiamandola con il nome dell’altra! E ho problemi anche con i diaframmi: più il numero è basso, più il diaframma è aperto; più è alto, più è chiuso. Ecco, questa cosa me la devo ripetere cento volte prima che mi entri in testa come si deve xD

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  1. Carpe diem …. istanti …. foto …. bellissimi gli uni, @Very, bellissimi gli altri … 🙂
    E quando è sera …. e il cielo espone terso le sue stelle, lampioni e lampioncini si fanno stelle minuscole anch’ essi …. e, a mio parere errante, fai bene a catturarli nella stessa luce !
    Ogni istante di cui sospendi il tempo vivendolo intensamente, ogni più piccolo respiro della natura che cogli sorridendo, ogni filo d’ erba che ti mostri il suo splendore, diventa tuo per sempre, @Scrutatriceduniversi, e il tempo, questo tempo, che tanto t’ affascina nel suo perenne mutare rimarrà, e per sempre, tuo !
    @Cavaliereerrante …

    Ma se la radiosa luce d’ una volta
    …. tanto negli sguardi è tolta,
    se niente può far sì che si rinnovi
    all’ erba il suo splendore,
    della sorte noi non ci dorrèm
    ma ognòr più saldo in petto
    godrèm di quel che resta .
    @William Wordsworth

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